In antichità si utilizzavano coppette di bambù, oggi si preferisce il vetro, materiale più facilmente sterilizzabile.
La coppettazione può essere effettuata mantenendo le coppette in sede o facendole scivolare sulla pelle, in questo caso opportunamente cosparsa di olio al fine di favorire lo scorrimento.
L’azione della decompressione, o di una successione di compressioni e di decompressioni, realizza una sorta di massaggio che, anche per l’azione termica concomitante, aumenta la circolazione sanguigna locale del 300% facilitando il riassorbimento di essudati, e la risoluzione di processi infiammatori, attivando il metabolismo basale.
I trattamenti con la coppettazione hanno effetti terapeutici vascolari, spasmolitici, antinfiammatori, linfodrenanti, analgesici, disintossicanti, trofico-stimolanti, rigenerativo-riparativi, immunostimolanti e antifibrotici.
È stupefacente quanto questa tecnica, sia benefica per il corpo e per la mente, infatti, l’ossigenazione e il drenaggio linfatico, che con questa metodica è possibile ottenere, si riflettono positivamente sulla psiche, donando puro benessere a tutto l’organismo.