Il riconoscimento di una forza vitale, considerata il principio fondamentale che mantiene l’ordine e l’equilibrio nel corpo, è al centro del concetto di craniosacrale.
L’enfasi è sulle forze che agiscono a partire dallo sviluppo embrionale, le forze biodinamiche, a cui tutte le cellule e i tessuti del corpo rispondono per il mantenimento dell’ordine e della salute, che sono un’espressione dell’Intelligenza della vita stessa.
Secondo il dottor Sutherland infatti la potenza del Respiro della Vita ha in sé un’Intelligenza (che scriveva con la “I” maiuscola) di fondo e questa forza intrinseca può essere efficacemente adoperata dal terapeuta. In questa potenza è contenuto un progetto fondamentale per la salute, che agisce a livello cellulare come un principio ordinatore e di regolazione di base, che integra il funzionamento fisiologico di tutti i sistemi corporei.
La presenza dei ritmi pieni e bilanciati prodotti dal Respiro della Vita è il segno di un sistema sano.
Se le espressioni ritmiche del Respiro della Vita diventano congestionate o ristrette, allora il principio ordinatore e regolatore di base del corpo è ostacolato e la salute è compromessa.
I due principi fondamentali della terapia craniosacrale sono quindi che il movimento è l’espressione della vita stessa e che c’è un rapporto evidente tra il movimento e la salute.
Il suo principale fine terapeutico è dunque quello di favorire queste espressioni ritmiche della salute. Nel lavoro craniosacrale biodinamico, il funzionamento “in salute” del corpo si considera determinato dalla capacità della potenza del Respiro della Vita di manifestarsi liberamente per tutto il corpo.
Il centro dell’approccio biodinamico è che la salute si trova già al nostro interno. Nella pratica craniosacrale essa va riscoperta e coltivata impiegando in modo collaborativo e pienamente rispettoso le forze interne sottili e sottostanti che governano il nostro modo di funzionare e organizzano il corpo e la salute.